Iconografia della "quadrangula De Strata Francigena", opera © ® dell'artista Marco Guglielmi
La rappresentazione iconografica della "quadrangula De Strata Francigena" si sviluppa in campo circolare a modo di "medaglia/pendente" devozionale (meglio conosciuta quale "quadrangula"), come era in uso in epoca medievale.
Nel margine esterno è rappresentata la legenda "De Strata Francigena" con caratteri medievaleggianti ed è volutamente scritta da destra a sinistra con riferimento alle antiche origini della lingua etrusca.
La legenda è inizializzata in alto da una "croce patente" (estremità potenziate) universalmente adottata in quasi tutta la monetazione coniata nel medioevo (es. Viterbino, Denaro Senese etc.).
La legenda è compresa entro una puntinatura circolare interna ed esterna ricalcando l'uso dell'epoca medievale della delimitazione di legenda a rafforzamento del simbolismo espresso nella parte centrale dell'opera.
Il tema dominante nel centro dell'opera verte sulla figura di un pellegrino rappresentato in stile medievale nel quale è prevalente una sproporzione anatomica atta ad esaltare le "capacità spirituali e cognitive" rispetto alla componente fisica del corpo umano (la testa è nettamente più imponente rispetto alle membra ed alla restante parte del corpo; a completamento della informazione circa la "qualità" di pellegrino del personaggio rappresentato sono riprodotti il "bordone" (bastone di cammino), il "petaso" (cappello), la "sanrocchina" (corto abito), la "scarsella" (piccola borsa appesa alla cintola o portata a tracolla).
Il pellegrino, poggiandosi con la mano sinistra al "bordone" (bastone di cammino), con la mano destra, e braccio teso, indica la meta (Roma) iconograficamente sintetizzata nella rappresentazione di una croce sormontante 3 monti; alla croce sono appese due chiavi in "palo" simboleggianti l'autorità di San Pietro ed il territorio del così detto "Patrimonium di San Pietro in Tuscia" inoltre il simbolismo delle chiavi in "palo" è fortemente rievocativo anche del famoso Conclave di Viterbo da "clausit cum clave".
Sullo sfondo della scena sono rappresentate delle stelle stilizzate a richiamare il concetto di "campus stellae" con riferimento alla stessa denominazione peregrina della meta di Compostella in Santiago (Spagna) rafforzando così il concetto di pellegrinaggio che nella stessa motivazione unisce la Francigena a quello compostelliano e quello gerosolimitano.
Le stelle sono in numero di 12 a richiamare il numero degli Apostoli primi pellegrini evangelizzatori.
In "esergo" alla scena dominante è posto il monogramma identificativo dell'artista composto dalle iniziali del nome e cognome intersecate dall'antico simbolismo di un "mastio" sormontato da una piccola "croce patente" a simboleggiare la "base" della Fede.
Si sottolinea, a completamento della descrizione iconografica della "quadrangola De Strata Francigena", che ogni elemento pur semplice o apparentemente marginale era in epoca medievale assolutamente importante per indicare o rafforzare metaforicamente un concetto (espresso) religioso, politico, sociale, economico sia separatamente che nel complesso.
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